Il 6G è la sesta generazione delle reti radiomobili. Rispetto al passato, sarà caratterizzata anche da elementi di forte innovazione che potranno coinvolgere attori molto diversi. La standardizzazione del 6G è iniziata nel 2025 e si concluderà nel 2029, per le prime messe in campo previste nel 2030.
Diversamente dal 4G e 5G, l’architettura del 6G potrebbe rappresentare una opportunità di investimento per le aziende Italiane, di telecomunicazioni o end-user, a patto che siano preparate e sappiano anticipare i tempi.
Lo scopo di Orizzonte 6G è facilitare questo processo.
Orizzonte 6G è una iniziativa avviata e patrocinata da RESTART, programma finanziato dal MUR su fondi PNRR (2023-25). Il coordinamento è a cura del Laboratorio Nazionale di Comunicazioni Wireless, WiLab, del CNIT (il Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni).
Le attività sono sostenute da operatori di rete ed altre aziende Nazionali e si concretizzano in iniziative intraprese da un gruppo di lavoro costituito da manager e ricercatori: Orizzonte 6G produce materiale divulgativo di facile accesso anche per chi non segue il processo della standardizzazione, aggiornato regolarmente per agevolare l’avvicinamento al 6G.
La prima riunione annuale si tiene a Bologna, il 17 settembre 2025. Il programma è concepito per rivolgersi ad aziende del settore ICT Nazionale e ad end user del mondo dell’automazione industriale, uno dei principali ambiti di applicazione del 6G. La riunione ha titolo Orizzonte 2030: l’Italia tra 5G e 6G. Oltre ad autorevoli interventi, è prevista una dimostrazione di applicazioni innovative sperimentali del 5G e 6G per l’automazione industriale. La pagina di iscrizione è qui.

